Arnolfo di Soisson  nacque nel Brabante nel 1040. Era un discendente diretto dei signori di Oudenaarde e Pamele. Fin dalla sua giovane età mostro doti umane di rilevo, con una dedizione verso le persone indigenti ed i più deboli. Da giovane intraprese la carriera militare che lo porto a combattere nell’esercito di Roberto ed Enrico I di Francia, ma fortunatamente in seguito decise di cambiare completamente rotta entrando nel  monastero  di San Medardo a Soissons con l’intento di diventare un eremita. Intento che non raggiunse, in quanto a seguito di una serie di eventi, uniti alla sua condotta esemplare, divenne molto conosciuto fra gli abitanti di Soissons, la sua fama si diffuse in gran parte delle Fiandre, e molte diocesi gli offrirono di diventare vescovo; ed in effetti ricopri quella carica per ben tre volte, rinunciando ogni volta per via della vita mondana e corrotta che caratterizzava lo nobiltà di quel tempo.

Riuscì a fondare un monastero, situato presso Oudenbourg, un piccolo centro situato nella provincia fiamminga delle Fiandre Occidentali. Qui si dedicò alla produzione di una birra che ben presto iniziò a diffondersi presso la popolazione. Al tempo, in Europa la birra era consumata anche di mattina, ma si trattava in quel caso di birra a basso tasso alcolico, ed era fonte di idratazione e vitamina B.

Sant’Arnolfo (o Arnoldo) è considerato il protettore dei birrai ed a lui vengono iscritti diversi miracoli. Di certo salvo molte persone, infatti la storia ci narra che al tempo delle epidemie di colera, Arnolfo dopo aver notato che i bevitori di birra erano più robusti e longevi, cercò di convincere i locali a non bere acqua,  persuadendoli nel sostituirla con la birra.

Questo salvò moltissime vite in quanto, nella produzione della birra, durante il processo di fermentazione, usava sottoporre l’acqua ad un processo di bollitura che la liberava  dagli agenti patogeni (anche se nessuno lo sapeva);

Oudenbourg, Arnolfo mori nel 1087.

La tradizione cristiana vuole che durante la processione con cui furono traslate le reliquie si verificò un miracolo legato alla birra. Era luglio ed il caldo estivo rendeva insopportabile il cammino dei fedeli a scorta del Santo. La processione si fermò nel paese di Champignuelles, nella cui unica osteria era rimasto un solo boccale di birra: ciascuno degli oltre 5000 fedeli riuscì a bere a sazietà da quell’unico boccale, che non rimase mai vuoto.

Sant’Arnolfo viene raffigurato con una pala per mescolare la birra o con una bottiglia di birra ai piedi e la sua memoria liturgica ricorre il 14 Agosto.